Le nuove linee guida per l’autismo in USA.

  • Posted by Studiotorredibabele

Buongiorno ☀️ Parliamo delle nuove linee guida per l’autismo in USA.

L’Autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita. Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all’interazione sociale reciproca, all’abilità di comunicare idee e sentimenti e alla capacità di stabilire relazioni con gli altri.

La diagnosi di Autismo prevede un processo molto articolato e complesso, finalizzato a stabilire se il quadro comportamentale presentato dal bambino in esame soddisfa i criteri diagnostici definiti a livello internazionale per una diagnosi di questo tipo.

Le procedure suggerite per la formulazione della diagnosi di Autismo si basano su una Valutazione Clinica Globale, lo scopo è di raccogliere le informazioni utili a “conoscere” il bambino nel suo complesso, la famiglia e l’intero contesto ambientale.

Attualmente tra i trattamenti che risultano più efficaci nell’ambito dell’autismo vi sono gli interventi psico-educativi (evidence-based) e gli interventi comportamentali basati sull’A.B.A. Analisi Comportamentale Applicata; questo tipo di approccio si focalizza sull’analisi dei comportamenti, allo scopo di comprenderne le cause (antecedenti) e prevenire le reazioni problematiche, fornendo al bambino alternative più funzionali.

Un importante aggiornamento, dopo 12 anni, sulle Linee Guida sull’Autismo viene dell’American Academy of Pediatric, tra le più importanti organizzazioni dei pediatri americani.

La novità è l’importanza di anticipare il prima possibile la diagnosi o comunque l’identificazione del disturbo e intraprendere tempestivamente l’attività terapeutica al fine di ottenere risultati importanti. Le nuove linee stabiliscono che già all’età di un anno e mezzo è possibile avviare l’intervento riabilitativo.

In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale per il monitoraggio, un bambino su 77 nasce con qualche disturbo dello spettro autistico. Negli Usa si parla di un bambino su 59, nel 2007 le stime parlavano di un caso su 155. Una crescita enorme dovuta forse alla maggiore consapevolezza dell’autismo.

In Italia le linee guida e le linee d’indirizzo sono state emesse dal Ministero della Salute nel 2012 e sostengono che una sindrome autistica può essere riconosciuta entro il terzo anno di età.

Le nuove linee guida Usa invece sottolineano che l’autismo può essere diagnosticato anche in un bimbo/a di 18 mesi. Ribadendo l’importanza di procedere ad indagini sullo sviluppo del piccolo all’età di 9, 18 e 30 mesi nonché a screening specifici per i disturbi autistici all’età di 18 e 24 mesi.

Gli interventi incentrati sul comportamento e sul linguaggio più sono precoci ed intensi più sono efficaci.

Altro tassello importante è il coinvolgimento della famiglia che “lavora” in sinergia con il terapeuta in quanto la terapia deve essere strutturata e individualizzata.

Nelle nuove linee guida inoltre si sottolinea la necessità che i pediatrici siano aggiornati e conoscano i criteri diagnostici per i disturbi dello spettro autistico. I bambini hanno il diritto di ricevere un supporto su base scientifica per rispondere ai bisogni sociali, educativi e comportamentali a casa e a scuola, con accesso ad adeguate cure pediatriche e di salute mentale.

“Non c’è ragione di attendere una diagnosi di autismo prima di iniziare alcuni trattamenti, come terapie incentrate sul linguaggio o sul comportamento” Susan Hyman, pediatra dello sviluppo e del comportamento all’università di Rochester e al Golisano Children’s Hospital.

Da un lato diagnosi e cure, dall’altro informazione, coinvolgimento e condivisione; questi sono i cardini di queste nuove linee guida e del migliore benessere del bambino/a con autismo.

Buon lavoro 💪🏻💙